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2017


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Commento a Cass., 3 agosto 2016, n. 16278 (ord.)

La cosiddetta “desistenza postuma” all’esame della Corte di cassazione

in Fallimento, 3/2017, pag. 305 segg.

L’ordinanza della Corte di cassazione interviene a valle di un contrasto della giurisprudenza di merito – di cui si offrono esempi recenti - in ordine agli effetti della desistenza del creditore istante successiva alla pronuncia della sentenza dichiarativa di fallimento. La S.C. ha affermato che la desistenza c.d. “postuma” è inefficace, con una motivazione molto sintetica, che non lascia trapelare il percorso logico che ha condotto alla decisione. Il commento offre una interpretazione che, nel condividere la decisione della Cassazione, tenta di dimostrare come essa sia una conseguenza necessaria dell’efficacia della sentenza che dichiara il fallimento.

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