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2023


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Composizione negoziata della crisi e imprenditore insolvente


 Il D.L. 118/2021 (convertito in L. 147/2021 – Misure urgenti in materia di crisi di impresa e di risanamento aziendale) ha introdotto l’istituto della “composizione negoziata” per la soluzione della crisi d’impresa, finalizzato a consentire agli imprenditori di beneficiare di una ristrutturazione che consenta loro di continuare a operare prima che venga meno qualsiasi prospettiva di risanamento.

Il contributo affronta il tema della legittimazione dell’imprenditore insolvente ad accedere alla composizione negoziata, alla luce delle diverse opinioni della dottrina e della giurisprudenza. 

Lo strumento approntato dal Legislatore, in linea con le disposizioni della Direttiva 2019/1023/UE, è finalizzato a offrire all’imprenditore un percorso che pone l’accento sulle trattative con le parti interessate alla ristrutturazione (creditori, ma anche fornitori e lavoratori dipendenti) prima dell’ingresso in una procedura concorsuale. Il ruolo centrale delle trattative è evidenziato dalla nomina di un esperto indipendente, che ha il compito di agevolarle e favorire gli accordi che ne possono derivare (articolo 4, D.Lgs. 118/2021).

L’imprenditore conserva la gestione dell’impresa, con la previsione di particolari garanzie a tutela delle altre parti (articolo 9, D.Lgs. 118/2021). E, infine, nell’ambito di una concezione dell’istituto che ne esclude la natura di procedura concorsuale, ponendolo in una fase anteriore, è previsto l’intervento incidentale dell’Autorità giudiziaria che consenta all’imprenditore di operare in un ambiente protetto, mediante l’applicazione di misure protettive del patrimonio o l’adozione di provvedimenti cautelari necessari per condurre a termine le trattative (articoli 6 e 7, D.Lgs. 118/2021). 

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